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Il volume documenta il lavoro scientifico di un gruppo di studiosi che, nel riflettere sul gusto, privilegiano un approccio ecologico e dimostrano quanto sia fragile la pretesa di ancorare, in modo esclusivo, il concetto al sapore. In aggiunta a questo, il gusto intreccia il sapere e il piacere, dove l'esperienza gustativa si arricchisce di inediti significati che aprono la ricerca e la pratica educativa a promettenti sviluppi. In questo volume "buon gusto" non significa, riduttivamente, gusto buono oppure cattivo. Il riferimento è piuttosto alla "persona di buon gusto". Un soggetto capace di gustare le esperienze di vita nelle numerose declinazioni del concetto: estetica, corporeo-sensoriale, cognitiva. Educare al (buon) gusto significa rafforzare nei soggetti - bambini, adolescenti, adulti - sia capacità di discernimento nelle decisioni e nelle scelte che guidano i comportamenti di acquisto e di consumo di tutti quei prodotti che veicolano gusto, sia capacità di attribuire originali valenze alle esperienze gustative.