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Benché la nuova linea Torino-Lione sia da tempo al centro di un acceso dibattito, l'autore ritiene che molti aspetti del progetto siano stati considerati dagli oppositori in modo sommario o improprio. Da cui discende, per esempio, l'associazione alquanto incongrua del nome TAV a una linea essenzialmente votata al trasporto merci. O la confusione tra montaggio giuridico e finanziario del sistema dell'AV italiana e la fisionomia di un'opera internazionale. O la mancanza di spiegazione del perché la Svizzera abbia intrapreso lo scavo di nuovi tunnel ferroviari per contrastare un traffico stradale pesante inferiore alla metà di quello tra Italia e Francia. Scopo del libro è restituire alla discussione contorni più precisi nonché offrire un quadro aggiornato di riferimenti alle diverse realtà legate alla realizzazione dell'infrastruttura, come politiche dei trasporti e della logistica, obiettivi e regolamenti comunitari, nuove prospettive e nuovi standard di prestazione ferroviari. Con puntuale disamina degli errori di valutazione in cui sono incorsi negli anni sia gli oppositori sia i sostenitori istituzionali del progetto.