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Questa riscrittura contemporanea dell'Aida di Verdi è un viaggio immaginario in cui si fondono il tragico e il favoloso, si mescolano prosa e canzoni, musical, chanson e fiaba. L'Aida ora è un circo, un cerchio claustrofobico e traboccante d'ansia dove tutti i personaggi rimangono prigionieri e vittime della propria, isterica solitudine. L'amore si racconta come un fiume in piena, unica certezza per tutti i personaggi. Tutto scricchiola, nessuno è sicuro, tutti avanzano con incedere incerto. Ognuno si aggrappa a ciò che può per non essere travolto: Radamès alla sua lingua immaginaria, grammelot che mescola echi di poemi cavallereschi e turpiloquio, Amneris al suo incedere incerto e fragile, Aida al circo che si porta dentro pieno di scheletri e di clown crudeli, il Domatore alle bestie dissidenti, volpi egiziane di uno stato dissoluto, eco di una grandezza da tempo tramutata in menzogna.