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Questa è la storia di un taglialegna, Paride Sabin, un ragazzo forte e coraggioso, con la testa piena di storie. Vive insieme a sua madre Leondina, vedova, in una cascina isolata a Collenero, ai piedi dell'Appennino. Un paese dove le giornate si allungano secondo un calendario diverso da quello della pianura. Il suo compagno di lavoro è un mulo che si chiama proprio Mulo, ed è l'unico a conoscere le sue storie. Perché Paride ne ha tante da raccontare, e vuole diventare uno scrittore. Un lunedì del 1958, Paride si presenta dalla signorina Bianca Cardon, presidentessa della biblioteca comunale di Collenero e curatrice del festival letterario: indossa l'abito buono del padre odorante di naftalina e ha ingrassato e pulito le scarpe che usa per salire e scendere dai monti. Le uniche che possiede. Quel giorno trova il coraggio per raccontare il suo sogno, che è quello di imparare a scrivere e a leggere.