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Territorio, sguardo, cartografia, tessuto sociale, legami, sono solo alcune delle parole che possono essere usate per descrivere una città, ma pensereste mai che sono anche le parole per raccontare una smart city? In un paesaggio geografico e temporale caratterizzato da molteplicità identitarie, da differenza territoriali, e da crisi di modelli interpretativi e progettuali, è forse poco produttivo restare su posizioni definite a priori. Con tutta probabilità non stiamo attraversando una fase, una crisi; siamo di fatto entrati in un mondo nuovo, con nuove modalità anche professionali. Si tratta in fondo di hackerare l'esistente: ovvero guardare ai nostri stessi strumenti con la curiosità del bambino e con l'attenzione dello studioso, considerando ogni valore urbano alla stregua di una fonte di energia da ricollegare ad un circuito sociale, per il quale occorre con urgenza individuare un patrimonio culturale comune e paradigmi condivisi, volti alla riattivazione del nostro territorio nazionale, così ricco di differenze, così particolare nel tessuto sociale. Attraverso "Be city Smart!" i Giovani Architetti di Padova e Provincia (Gi.Ar.P.) propongono ad amministratori e professionisti operanti sul territorio (architetti, pianificatori, geografi, sociologi e innovatori) le principali linee guida riguardanti lo sviluppo futuro delle città, passando dal modello novecentesco ad una città consapevole, guidata dalla sinergia tra cittadini, amministrazione e tecnologie.