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A partire da una puntuale ricognizione storico-artistica e documentale, questo libro propone come ambito di studio la Calabria, soffermandosi, in modo particolare, sulla comunità arbëreshë e albonofona di Frascineto, un piccolo comune della provincia di Cosenza. La finalità della ricerca, che parte da un'analisi dei profughi greco-epiroti, con attenzione particolare alla fondazione del villaggio feudale di Fraxinetum nel 1491, è quello di dimostrare la relazione tra storia, cultura greco-bizantina, tradizioni popolari e loro attuale spendibilità turistica nel panorama del turismo religioso, inteso non come peregrinatio ad loca sancta, bensì come scoperta di un diverso modo di vivere la fede cattolica, secondo il rito orientale. Vengono così, nel dettaglio, ricostruite le motivazioni che hanno reso possibile l'emigrazione dei greco-epiroti nel Regno di Napoli e la nascita stessa degli insediamenti arbëreshë. Ci si sofferma, in particolare, sulla complessa questione religiosa, che a seguito dell'emigrazione dei greco-epiroti, viene vista come matrice, nei territori del Regno, di una sovrapposizione orientale: gli italo-greci e gli ortodossi.