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Intrecciando esperienza biografica, questioni filosofiche e aspetti medico-clinici, questo libro di Silvia Mari getta luce su una dimensione quella del previvor, cioè del "mutato", del portatore di un'anomalia genetica potenzialmente devastante ma non manifesta né previsibile - ancora sconosciuta al grande pubblico, nonostante la recente spettacolarizzazione mediatica riservata all'outing di una celebrità come Angelina Jolie e al suo intervento di mammectomia preventiva. Al di là di ogni giudizio di valore o di riduzionismi morali che la valutazione dell'atto in sé possa suscitare, la lettura di queste pagine alimenta un inedito spazio di riflessione che, ben oltre la sterile polarizzazione dei dibattiti bioetici, ha il merito di problematizzare la dimensione della scelta - consapevole e personale - in campo medico ed etico, quale elemento di riappropriazione del proprio corpo e di autodeterminazione del proprio futuro. Un testo originale e complesso, in cui si fondono questioni di genere, dimensioni esistenziali e riflessioni normative, che non potrà lasciare indifferenti i lettori.