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Parafrasando la canzone di Lou Reed, questo libro è scritto dalla parte sbagliata. Otto anni (dal 2007 al 2014) di articoli pubblicati prima su "Libero" e poi su "Il Giornale", i due quotidiani di riferimento per il centrodestra in Italia. Il mestiere di critico militante, dunque, che consiste nel cogliere a caldo un fenomeno senza proteggersi con la necessaria distanza storica, può trovare spazio anche in un palcoscenico che i luoghi comuni vorrebbero considerare inadatto. Eppure In questi fogli raccolti, dalla scrittura ficcante e diretta, si respira un'aria di grande libertà che va di pari passo con l'impegno. Altro segno distintivo è la contaminazione tra i linguaggi: non solo arte dunque, ma anche musica, letteratura, moda e costume, tutto questo nel segno dei tempi che stiamo vivendo. Protagonisti gli artisti più famosi, da Cattelan a Hirst, da Lady Gagà a Kate Moss, ma anche realtà emergenti, figure di culto, autentiche passioni. Un vademecum per capire il presente, per aiutarci a definire la cultura del nuovo millennio.