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"Il mondo è un libro dove realtà e fantasia coesistono", diceva il grande pittore espressionista Emil Nolde. Niente di più vero, se pensiamo alla raccolta delle novelle intitolata Chiaroscuro. Il titolo si rivela fortemente significativo. Sin dall'incipit dell'omonima novella, Grazia Deledda suggerisce che le luci e le ombre incombono sull'esistenza degli uomini, indipendentemente dal loro volere. Quelle luci e quelle ombre saranno in seguito mirabilmente descritte ne L'incendio nell'oliveto e costituiranno materia viva della narrativa deleddiana.