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Lo sapevate che Leopardi era un grande amante della cucina napoletana? Una lista di quarantanove piatti tipici della gastronomia partenopea è stata ritrovata fra le carte del poeta conservate alla Biblioteca Nazionale di Napoli. Al di là del suo ben noto e proverbiale pessimismo, Leopardi non dimenticava affatto che nella vita di un essere umano esistono, e sono tanti e diversi, i piaceri. Al contrario, i temi della felicità e del piacere sono al centro della sua personale ricerca filosofica, che si è formata proprio sul sensismo, la scuola di pensiero che faceva derivare tutte le conoscenze umane dai sensi, e per cui "il corpo è l'uomo". Questa antologia, che non vuole e non potrebbe essere esaustiva, intende dare un "saggio" - o sarebbe meglio dire un assaggio - di un Leopardi diverso dall'immagine troppo spesso vulgata, soprattutto sui banchi di scuola. Sembra un paradosso: ma dal suo personale, geniale e coltissimo punto di vista sul mondo, il grande Giacomo è in grado di distillarci pure gocce di saggezza sulla ricerca, anzi sulla conquista della felicità, come un Bertrand Russell del secolo XIX, regalandoci una serie di intuizioni godibilissime e profonde.