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Negli anni in cui esercitò le funzioni di segretario regionale della Federazione Pugliese del PCI, l'aspetto saliente dell'azione di Reichlin fu il modo di concepire il centralismo democratico. Nell'esercitare la funzione dirigente Alfredo rifuggiva da qualunque forma di paternalismo autoritario e si sforzava di rendere consapevoli i quadri periferici e la base stessa del partito delle discussioni che dividevano il gruppo dirigente nazionale sul "neocapitalismo" e sul centro-sinistra. Questo assicurava una circolazione verticale delle idee, una partecipazione dei quadri periferici alla formazione della linea nazionale e costituiva un modo attraente di promuovere una relazione democratica fra dirigenti e diretti. In una città media del Mezzogiorno come Bari, questo stile di direzione aveva una funzione sprovincializzatrice e faceva del Pci un efficace veicolo di partecipazione alla vita culturale italiana ed internazionale. Ma non meno importante fu la maturazione della coscienza politica dei quadri dirigenti del partito e del sindacato. Prefazione di Giuseppe Vacca.