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Quanto alla vera storia della Disfida, esistono numerosi documenti a certificarne l'autenticità, ma una ricognizione su tutte è assorbente di ogni altra ed è quella che ne ha fatto Sabino Loffredo, lo storico più illustre di Barletta al quale si deve - a sessant'anni dal romanzo del D'Azeglio - la ricostruzione più attendibile, ma al tempo stesso più avvincente, del famoso fatto d'arme. Le pagine del libro che occupano il primo capitolo del secondo volume hanno soprattutto due pregi: quello di inquadrare l'episodio in un contesto nazionale ed internazionale, dandogli quindi il dovuto rilievo, sullo sfondo la guerra franco-ispanica che in quegli anni insanguinava le nostre contrade; e il secondo merito, quello di aver inquadrato il certame nella trama narrativa della nostra città, contestualizzata con quella delle altre città del nostro Comprensorio nelle quali quel fatto nacque e si consumò fino al suo epilogo vittorioso. La storia, invero, è più avvincente del romanzo. La sua pur rigorosa ricostruzione dei fatti, non va a scapito della chiara, vigorosa prosa che ha saputo trasmetterci - con la percezione storiografica del racconto - il piacere di una gradevolissima lettura.