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"Cappuccetto Rosso redux" di Danijel Zezelj non è solo una riproposizione di una celebre favola, ma una grande riflessione su un'opera classica, una rivisitazione senza concessioni. Una narrazione muta, di una rara potenza grafica e psicologica, dove il disegno in un bianco e nero graffiante conquista tutta la scena, un graphic novel cupo, feroce, crudele. Questo è un lavoro, dalle atmosfere sciamaniche, dove gli occhi del lupo, del cacciatore e della bambina si confondono gli uni con gli altri e portano a strade diverse da quelle della tipica morale di una narrazione per l'infanzia. Che differenza c'è tra la ferocia del lupo e quella del cacciatore? La preda innocente può diventare predatore? E l'uccisione quasi rituale del lupo porta con sé una liberazione o una maledizione?