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Continua anche quest'anno l'esperienza di Obsession, di quella letteratura psicotica che scandaglia l'io nella sua poliedricità di consapevolezze e di colpe per atti più o meno gratuiti e meditati nei confronti della collettività. Un esempio di come la letteratura fungendo da grancassa della pesante aria che respiriamo nel nostro oggi carico d'inquietudini e di incertezza, possa fermarsi di fronte alla materia per osservarla, interrogarla e meditare. Questa seconda curatela di "letteratura obsessiva" proponeva quale sottotitolo quello di "Paranoie, deliri e tradimenti", associando ai primi due termini (paranoie, deliri) che stanno a significare un rapporto angoscioso dell'io nei confronti della sua stabilità emotiva e personale, quello del tradimento che invece ha una chiara accezione plurale, sviluppandosi almeno tra due soggetti. Quello del tradimento, coniugale o non, spesso vissuto come ripugnante gesto d'affronto che l'uomo non concepisce come perdonabile, può essere il motivo scatenante per vicende di violenza domestica, pedinamento ossessivo, stalking arrivando addirittura a casi efferati d'omicidio.