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La poesia, espressione soggettiva d'immagini e suoni, percezione e sostanza d'abissi e d'altezze, è frutto di silenzi profondi che si incidono sul foglio per poi subire meticolosa elaborazione dello scrittore. Parola dopo parola, verso dopo verso, strofa dopo strofa, da creazione esplosa, la lirica diviene misura in un'armonia che tratteggia unicità. Il componimento poetico dal suo "cielo" si muove poi verso l'altrui, si espande in comunicazione e reazione di chi ne diviene lettore. Dal cosmo d'origine si trasforma in infiniti universi, intrecciandosi con altre frequenze umane, donando sensazioni e sintonie che non appartengono più all'autore stesso, ma a tutti. La potenzialità del mondo poetico, che fa perno sull'utopia (come spinta in ricerca e possibilità di crescita), ha immense forze/visioni che possono interagire con e nelle differenze a favore di quel cambiamento che possa condurre a quel senso umano autentico e d'unità di cui questa terra ha così immensamente bisogno.