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Camillo Agrippa fu un poliedrico matematico, astronomo e architetto del tardo Rinascimento, ma anche un grande umanista, un filosofo neoplatonico e un iniziato. Milanese di nascita, si trasferì in giovane età a Roma, dove trascorse buona parte della sua vita, realizzando importanti progetti e opere pubbliche. I suoi interessi spaziarono in ogni campo dello scibile umano, dall'idraulica alle scienze naturali, dall'architettura alla filosofia, dall'ingegneria navale alle arti militari, ed è stato autore di fondamentali libri e trattati. Per i suoi meriti e per la sua genialità sarebbe potuto di buon grado passare alla storia come un secondo Leonardo da Vinci, ma la sua figura, al pari di quelle di molti altri protagonisti del Rinascimento considerati a torto "minori", è stata invece confinata nel ristretto ambito degli studi accademici e risulta oggi quasi del tutto sconosciuta e dimenticata. Il suo "Dialogo sopra la generazione dei venti, baleni, tuoni, folgori, fiumi, valli e montagne", pubblicato a Roma nel 1584, costituisce un pregevole condensato di sapienza iniziatica, scienza e filosofia, un vero e proprio cibo per l'anima.