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"Jabès scrittore e poeta tra i più liberi e autentici della letteratura francese del nostro Novecento. Testimone ma mai giudice della naturale catastrofe dell'uomo, lavora per un recupero: non per 'creare' secondo la leggenda antica ma per tenere accesa la luce della nostra coscienza: così forte e così umiliata." (Carlo Bo) "Che cosa significa appartenenza? La 'Narrazione' in Jabès è 'tradizione', è lingua di una appartenenza e, la 'domanda' come interrogazione è il trasferimento del nomadismo nella scrittura..." (Gianni Scalia) "Tutti i razzismi nascono dal misconoscimento dello straniero che ciascuno è a se stesso. Jabès, ebreo senza religione e senza comunità, sente con angoscia la condizione del palestinese, nomade, senza patria, esiliato dallo stesso esilio." (Antonio Prete)