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Benché tutte le guerre facciano ampio uso di menzogne e inganni, la guerra sporca contro la Siria ha fatto affidamento su un livello di disinformazione di massa mai visto a memoria d'uomo. Una propaganda che si attiene tipicamente a un modello deprimente nella sua prevedibilità fatto di demonizzazione del leader nemico, seguita dalla demonizzazione del popolo nemico attraverso racconti di atrocità, reali o immaginarie. Ancora oggi, molti immaginano il conflitto siriano come una «guerra civile», una «rivolta popolare» o una sorta di scontro confessionale interno. Tali miti rappresentano, sotto molti aspetti, un cospicuo successo per le grandi potenze che hanno condotto una serie di operazioni di cambio-regime (tutte con pretesti fasulli) nella regione mediorientale negli ultimi quindici anni.