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Roma. La città prende il largo è un atlante ragionato dei territori fra l'Eur e il litorale romano, che propone nuove ipotesi di sviluppo per la città che cresce. Come dice Vezio De Lucia nella sua prefazione, il libro illustra una città ideale molto lontana dall'infinito disordine che caratterizza il caotico sviluppo della città contemporanea. Si colloca con forza nell'attuale dibattito sullo sviluppo della città, in questo caso di Roma, suggerendo il riassetto del territorio fra il GRA e la fascia costiera tramite l'edificazione di torri, definite "post grattacieli", sopra le stazioni ferroviarie che collegano Roma al mare. Il libro di De Giorgi è in linea con alcuni principi fortemente condivisi sullo sviluppo delle città: il "No" al consumo di suolo e la scelta a favore del trasporto su ferro. Roma. La città prende il largo è un libro accurato e sapiente che tuttavia si presta alla lettura da parte di un pubblico allargato rispetto a quello dei progettisti, degli urbanisti, dei decisori. Un'analisi e una proposta anche visionaria, quella di De Giorgi, destinata ai romani, agli ambientalisti, alle persone che hanno a cuore uno sviluppo armonioso della nostra città.