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Gli occhi di un bambino di città raccontano la fine della civiltà contadina, una storia appena dietro le nostre spalle eppure già lontana nel tempo. Osservatorio privilegiato, la grande casa dei nonni paterni, in quella terra di Puglia che prima, e più che altrove nel meridione, ha subito il repentino e traumatico passaggio alla modernità. Lì, quel bambino, trascorre ogni anno un mese delle sue vacanze estive. I vari personaggi del romanzo, come Rocco il giostraio, Pinuccio e Nicola, il venditore di ghiaccio, entrano ed escono dal racconto nell'arco di un trentennio, con le loro tante, piccole storie che s'intrecciano alle vicende familiari del protagonista. Tutto sembra destinato ad essere trascinato via dalla corrente della grande storia.