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I Ventimiglia, tra i più antichi e influenti casati nobiliari siciliani, furono titolari di una vasta signoria che dall'entroterra di Cefalù si estendeva nel complesso montuoso delle Madonie. Il volume ricostruisce il ruolo di questa famiglia di origine ligure come committente in età medievale di importanti opere artistiche e architettoniche nella città di Cefalù. L'analisi degli interventi su edifici emblematici si allarga alla città e narra una storia dagli esiti affatto scontati, che evidenzia come la cultura architettonica siciliana sia inserita in una fitta trama di relazioni con altri territori, nel caso specifico la Liguria e la Toscana, e sia capace di esiti aggiornati e del tutto insospettabili. Lo studio del completamento della cattedrale, rimasta incompiuta dall'epoca dei Normanni, evidenzia ad esempio una fase evoluta nella prassi progettuale tramite l'uso del disegno architettonico, aggiornata alle contemporanee esperienze italiane ed europee, che apre a nuove prospettive di ricerca e rimarca l'importanza degli scambi interregionali nell'Europa del tempo.