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Modena, in un giugno afoso. La prima a cadere sotto il coltello di un misterioso assassino è una slovena che vive di espedienti in un casolare di periferia. Il secondo, però, è un violinista di Trento, di passaggio per un concerto, ucciso in una via del centro. E la terza è una vedova di mezza età, ammazzata nella sua villa in un quartiere elegante e ricco. Tre omicidi in sei giorni. Troppi, anche per una città come Modena dalla cronaca nera sempre più brutale. L'opinione pubblica è scossa, chiede aiuto. E a indagare è chiamato il commissario Cataldo, nel pieno della maturità professionale ma intimamente incupito da una paura segreta, che condiziona la sua stessa vita. Un'inchiesta difficile; storie vecchie di anni e nuovi delitti; gente che non ricorda o che non vuol parlare; persone collegate da legami equivoci. Un intrico di passioni, di interessi, di omertà, mentre l'assassino continua a insanguinare la città di vittime senza alcun legame apparente. Cataldo, come sempre, è costretto a ricucire tutto a forza di indizi insignificanti, di parole sfuggite inavvertitamente, di ipotesi azzardate, in una corsa disperata contro il tempo. E insieme a lui il lettore vive lo stesso tormento di brancolare nel buio e, fino all'ultimo, di vedere impunita una serie di delitti freddi e spietati.