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Quando si viene toccati ci si risveglia. Può accadere davanti a un'opera d'arte "l'Annonce faite à Marie" di Arcabas. L'opera è entrata in casa come una finestra spalancata sul vangelo e la vita. Ci si trova uomini esposti e affidati alla Grazia che ci visita ogni giorno. "Il Verbo si fece carne". Da quel momento il Vangelo si fa carne. Nella lettura delle Scritture, si rischiara anche per noi, come per la fanciulla di Nazareth, l'altra pagina della vita. Il Vangelo è Incarnazione di Dio nel tempo dell'uomo. Dio fa il suo ingresso nella nostra carne e scopri che la carne umana del Figlio - di Dio e dell'uomo - è viva: ha preso volto da entrambi. Gesù concepito da Dio è nato da donna. Nell'arte di Arcabas la Parola si materializza nel colore e calore dei corpi. Nella Messa dei cristiani la Presenza si fa corpo. E l'arte - anche nella liturgia - è una passione che ci aiuta a penetrare di più le profondità della carne degli uomini e quindi le vie del Vangelo che è Parola che vuol farsi carne. Nel dialogo tra l'Angelo e Maria ogni lettore potrà riconoscersi nel terzo visitatore. Stupiti e sorpresi i tre saranno una carne sola. Ogni giorno è annunciazione. Questo è il sentiero che si apre.