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Il titolo cita uno dei tanti avventurosi episodi che hanno segnato la vita di Dino Campana: i tre mesi passati in carcere a Basilea per esser venuto alle mani, per l'appunto, con un cittadino svizzero. E i cinque racconti della raccolta sembrano attingere dal titolo poesia e fantasia, ironia e autoironia. In "Primi appunti per un libro sulle grandi imprese di un allora attor giovane", un giovane attore è scritturato per una tournée con una compagnia italiana d'operetta. La tournée parte - e con essa in qualche modo la giovinezza del protagonista - da una sonnacchiosa Cremona autunnale, fra gli amori con le bellissime ballerine e la scanzonata vita del teatro di rivista. In "Un inverno con il gatto Virgola", un giovane convinto di evadere dalla famiglia borghese lasciando la nativa Magenta per andare ad abitare da solo a Milano, si trova ben presto alle prese con una particolare e inattesa avventura: diventare il custode di un gatto molto anziano, dato per moribondo, affidatogli da un'associazione animalista dopo che il suo padrone è stato costretto al ricovero in un ospizio. Con il gatto si troverà a dividere appartamento ed esperienze: i progetti di disobbedienza civile di Diego, che si oppone alla trasformazione urbanistica del quartiere Isola, le reiterate passioni della sua famiglia che lo rivuole con sé, l'amore per la bella Michela, la scrittura di un saggio su Vladimir Jankélévitch, persino l'incontro con il precedente padrone del gatto.