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"In questa sede è evidente l'emersione di due principali significati del concetto di 'moderno': quello di odierno o recente e quello di razionale, immanente, soggettivo, fondato sull'autonomia, sulla coscienza, sull'individualità, sul meccanicismo e sulla misurabilità. Rispetto a questi due significati si può adottare una prospettiva decostruttivista - come fanno Gregory e Forlivesi, seppure il primo in modo debole e il secondo in modo forte - o una prospettiva costruttivista che qui intendo impiegare. Vale a dire che è possibile trovare una conciliazione tra i due significati, riferendo il concetto di 'moderno' direttamente all'epoca moderna e vedendo in essa proprio i segni dell'odierno nel senso di ciò che viene pervaso e attraversato dal tempo. In questo senso 'moderno' non è semplicemente l'odierno, ma il mutevole, il transitorio, il provvisorio." (F. Fiorentino)