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Maria Marchesi, straordinaria poetessa oggi caduta nell'oblio, nel 2004 vince il Premio Viareggio con la sua prima silloge, L'occhio dell'ala. Premio che non andrà a ritirare. Pare che nessuno l'abbia mai incontrata, non ci sono sue foto. La sua biografia è scarna e lacunosa. Si racconta abbia trascorso buona parte della sua vita internata in manicomio. Dieci anni dopo, un'editrice romagnola riceve, per mano di un noto scrittore, un'opera inedita della misteriosa poetessa. L'editrice, prima di dare alle stampe il manoscritto, decide di indagare sull'identità della donna. Le ricerche la conducono all'interno dell'ex ospedale psichiatrico di Roma, Santa Maria della Pietà. Nei primi anni '70, periodo marcato dall'inizio della fase di superamento dell'istituzione manicomiale, nell'oscura vicenda di Maria Marchesi s'innesta quella, altrettanto bizzarra, di una paziente coetanea e quasi omonima. Le due esistenze si rivelano legate da insolite coincidenze. Da qui il sospetto che, dietro di loro, si celi la penna di una terza persona. Un giallo letterario che, avventurandosi nei meandri del disagio mentale, traccia i labili confini tra vita e finzione letteraria, tra normalità e follia.