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Nel poeta Basho l'intera natura è chiamata a esprimersi: l'acqua, le rocce, i fiori, il sole, le nuvole e le stelle, gli animali, le piante, il mare e il vento e insieme a tutto ciò, il dolore e la gioia dell'uomo. Tutto è kami, divinità, e al cospetto del divino il poeta si colloca, anima e corpo in un'unità inscindibile, nella condizione estatica della contemplazione. Basho fu un mistico, umile e povero, d'una povertà francescana. L'amicizia e la poesia furono le grandi passioni della sua vita. A quarant'anni intraprese un pellegrinaggio attraverso il paese. In viaggio portava un cappello largo fatto di stecche di bambù e paglia intrecciata, abiti di carta dura come usavano allora i poveri, e sandali di paglia di riso