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"Mio padre era un ingegnere elettrotecnico, piuttosto noto nel suo settore. Ma di questo, ai lettori delle ricette sulle melanzane, forse non importerà molto. Quello che è importante è sapere che questo libro non è stato scritto da un professionista della gastronomia, ma da un ingegnere che cucinava per passione. Una passione molto forte, che comunicava a parenti e amici, al punto di divenire famoso, in quella cerchia ristretta, assai più come cuoco che per tutto il resto. Qui può ancora succedere di sentir dire a qualcuno: «Ah, i risotti di Felice...» A scrivere libri di cucina si cimentano in tanti. O perlomeno a firmarli. Oltre ai gastronomi riconosciuti, escono libri con titoli del tipo Le ricette di X Y, dove l'attrazione non sta nel contenuto delle ricette, ma nel nome del supposto chef. Un ingegnere elettrotecnico non potrebbe mai pubblicare un libro intitolato Le ricette di Felice Osimo, ancor meno di quanto avrebbe senso intitolarne uno Le ricette di Pina Fantozzi. Quando mio padre si è accinto a questo lavoro, si è posto quindi il problema: intorno a cosa coagulare l'interesse dei futuri lettori? La melanzana."