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Tutto ha inizio da una video-inchiesta giornalistica "Anello di fumo", vincitrice del Premio giornalistico Roberto Morrione. Doveva avere come tema i fuochi dei rifiuti che vengono appiccati dai rom nei loro stessi campi e, invece, si è trasformata nella scoperta di una catena di illeciti e di corruttele più lunga e spaventosa. Era quindi necessario un libro che approfondisse quell'inchiesta e rivelasse i retroscena. Gli attori di questo circuito velenoso non sono i rom, non solo. Sono le istituzioni silenti, gli organi d'informazione distratti, le autorità preposte al controllo vacanti, le imprese che trattano lo smaltimento complici e corree, le zone d'ombra che gravitano intorno all'AMA. Una rete che sostiene e occulta la "terra dei fuochi romana".