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Palermo di notte. Lontana dagli stereotipi sole-luce-scirocco, offerti come benvenuto al visitatore occasionale, mostra un lato oscuro; nelle sue vene nascoste - le arterie della notte - scorre un'energia intermittente, una pulsione di vita e di morte. Una città popolata da ectoplasmi e lavoratori onesti, da sbandati, reietti visionari e cuori infranti. Per dirla con Antonio Tabucchi, "la notte è calda, la notte è lunga, la notte è magnifica per ascoltare storie". Vanessa Ambrosecchio, Giacomo Cacciatore, Gian Mauro Costa, Piergiorgio Di Cara e Massimo Provenza, da notturni o da narratori notturni, raccontano le loro visioni del buio a Palermo, una città in cui la notte è anche condizione dell'anima, talmente nera da avvolgere tutto.