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Questa nuova edizione del volume di Alberto Stramaccioni rimane articolata in due parti. Nella prima si ricostruiscono le vicende legate ai crimini di guerra e al loro occultamento politico-giudiziario negli anni della guerra fredda in un paese che, insieme alla Germania, era stato ritenuto responsabile di numerosi eccidi di civili in Russia, in Grecia e, soprattutto, nei Balcani, ma che poi, quando è cobelligerante con gli angloamericani, subisce stragi efferate di civili ad opera dei nazisti e degli italiani fascisti impegnati in una sanguinosa guerra civile. La seconda parte del libro - come sostiene Ruggero Ranieri nella Prefazione - è una raccolta di articoli e saggi, alcuni dei quali già apparsi su varie riviste e quotidiani, ordinati in sezioni distinte: storia e identità nazionale; resistenza e guerra civile; guerra ai civili. Gli argomenti trattati sono molti e riguardano in primo luogo episodi della lotta antifascista e dei crimini tedeschi in Umbria, insieme ad alcune interessanti considerazioni storiografiche sul piano nazionale.