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Un caotico open space è il teatro dove si muove Flavio, laureato in Filosofia, tecnico specializzato precario per una delle più importanti aziende di informatica, che ormai, espanse a dismisura, gestiscono i più importanti nodi del paese. Grazie alle sue parole veniamo introdotti in un presente alternativo dominato da enormi ingiustizie, macroscopiche incompetenze e analfabetismo diffuso: aguzzini inetti e inclini al sopruso posti a sorvegliare i gruppi di lavoro, manager incapaci di comunicare in italiano, consulenti sotto ricatto e sistemi informatici critici lasciati nelle mani di persone alle prime armi. Anche i rapporti tra colleghi sono privi di umanità e solidarietà, ognuno si percepisce come un organismo a parte; nonostante ciò Flavio riesce a creare un singolare rapporto d'amicizia con un ristretto numero di colleghi: Milwaukee, che vive in un presente senza contatti con il passato e il futuro, o il ragazzo delle mosche, che invece galleggia in un tempo svuotato in cui viene sempre rinviato qualsiasi confronto con se stessi. Ripercorrendo con la memoria i giorni passati sul posto di lavoro, Flavio riconoscerà di essere un attraversato, come tutti i vivi.