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Stresa, lago Maggiore, arco temporale di un giorno e una notte. Philippe, maturo dongiovanni della zona, viene posto in stato di fermo giudiziario perché fortemente sospettato della sparizione di Doris, giovane figlia di Ruxana, la sua bella e conturbante compagna. In quel frangente, sottoposto all'interrogatorio dell'ispettore Argento, rivive in modo surreale i momenti cruciali della sua vita; dalla cittadina francese di Annecy, di cui è originaria la madre, prende avvio una sorta di parallelo con la località lacustre, mentre fra i due uomini scaturisce un inusuale rapporto umano. Il sentimento, l'intrigo e l'eros che scorrono in ogni pagina di questa storia non vengono mai ostentati, ma rappresentano il naturale comparto della vita e dei rapporti amorosi. Tutta la vicenda si districa tra anfratti e cesure dell'anima, luoghi così oscuri e ineffabili da sembrare quasi sfuggire anche alle capacità affabulatorie del narratore. Sarà il lettore a trovare una ragione, scoprendo, in questo primo romanzo di Dino Azzalin, le scoscese geografie del mistero e le latitudini morbose dell'amore.