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«Il dono più grande che si può ricevere nel fare un libro di fotografia, nell'assoluta definitività e fissità della sequenza posta nelle immagini, credo stia nelle infinite aperture che questa definitività e fissità dischiudono» (Giovanni Chiaramonte). «Due fotografie accostate non sono più la stessa cosa, poiché suscitano una terza immagine che non è né l'una né l'altra. Nell'impaginazione del libro si avranno delle correzioni e cesure, delle interruzioni, così come potrebbe essere un testo letterario con delle virgole, punti, però sempre con l'idea del flusso continuo» (Guido Guidi). Nel saggio "Un mondo di libri", Luciano Zuccaccia analizza il rapporto dei fotografi con il libro fotografico, divenuto ormai elemento portante della vicenda storica della fotografia, al quale gli autori affidano per sempre le loro opere. "Un mondo di libri. Riflessioni sui progetti editoriali fotografici d'autore" raccoglie interviste realizzate negli ultimi dieci anni a Gianni Berengo Gardin, Mimmo Jodice, Guido Guidi, Roberto Salbitani, Giovanni Chiaramonte, Vincenzo Castella, Nicola Lorusso, Antonio Biasiucci, Raffaela Mariniello, Leonardo Sonnoli, Lucia Baldini e Paolo Ventura.