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La natura e l'amore sono il cardine delle poesie di Carlo Sorgia che riesce a far gustare ora il mare della sua terra ora le campagne ubertose ma anche la sua Città che tanto ama e i ricordi che ne scaturiscono. La vecchia casa zeppa di ricordi e di fantasmi amici è spesso oggetto delle sue liriche a saziare il cuore e l'anima. Il mare è considerato simbolo della libertà, sia quando viene ammirato negli istanti di calma ma anche in quelli di maggior irruenza su uno scoglio o abbracciato ad una vela che solca l'onda per volare verso l'infinito. Che dire poi della Luna e del Sole, astri da lui amati e che spesso coinvolgono la sua fantasia e il suo estro in un poetare semplice e schietto che arriva dritto al cuore.