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Valeria Munari, reggiana, è una felice presenza nel panorama della letteratura contemporanea. L'ambiente letterario reggiano, una volta brillante e cosmopolita grazie al lavoro di Ezio Comparoni, Corrado Costa cofondatore del Gruppo 63, PierVittorio Tondelli, Giorgio Messori, è oggi senza verve né idee, afflitto dall'inconsapevolezza del mercato editoriale e dalle paure del confronto aperto. Al contrario, Valeria Munari rischia sui contenuti drammaturgici e mostra una sfacciata padronanza linguistica. Così, pieno di ricerca letteraria ed emozionale, il libro "Venti del nuovo millennio" è una raccolta di venti racconti, ciascuno a indicare la direzione di un soffio letterario del nuovo millennio, non rosa dei venti, vero groviglio di venti che sospingono l'immaginario noir della Generazione Y. Un nuovo sangue, un nuovo orrore, una nuova tragedia: quella di chi ha un nuovo senso dell'umanità e del futuro, di chi vive una nuova filosofia e vuole imprimere un nuovo slancio ai valori della vita, identificando il nuovo senso della non-vita contro cui scagliarsi, a vele spiegate...