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Cosa accade a chi si trova a vivere una pandemia che mette a rischio la vita di molti e richiede misure di contenimento basate sull'isolamento e il distanziamento sociale? Su quale terreno germoglia un avvenimento che rischia di configurarsi come un evento traumatico epocale? E, soprattutto, a quali strumenti gli operatori della relazione d'aiuto possono ricorrere per avviare il più efficacemente possibile interventi di gestione nella fase di recovery? Esistono in ogni individuo certezze nate da convinzioni, aspettative e illusioni riguardo la propria vita e il mondo che danno origine a ciò che in psicologia viene definito mondo presunto (assumptive world). Di fronte alla percezione di un pericolo, come la pandemia di COVID-19, si rischia di perdere quel senso di padronanza che ci rende protagonisti di una realtà che di solito appare sufficientemente sicura, stabile e prevedibile. È la caduta del mondo presunto, che può generare un trauma sia individuale che collettivo.