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L'Hypnerotomachia o Pugna d'amore in sogno è considerato il più bell'incunabolo della storia della stampa. In questo romanzo è lo stesso tipografo Aldo Manuzio, ispirato da ciascuna delle 171 xilografie del libro, a raccontare il sogno della propria vita a Francesco Colonna (attualmente il più accreditato tra gli ipotetici autori dell'opera). Aldo e Francesco compiono così un itinerario della mente e dell'anima attraverso le calli e i campi di Venezia, una sera di dicembre del 1499. E, contemporaneamente, attraverso la simbologia delle xilografie. Complesse e pregne di significati, esse, con i loro insegnamenti morali e l'amore per l'antico, aiutano Aldo a ricostruire il proprio percorso di umanista. Nel confronto con Francesco Colonna si dipana il rapporto che spesso si instaura tra editore e autore e prende vita l'insegnamento che è per tutti - re e regine, principi e cardinali, condottieri, filosofi e artisti - il medesimo: la vita altro non insegna che è sogno. Il romanzo è arricchito dai suggestivi scorci dell'itinerario veneziano, catturati dal fotografo Savino Cancellara.