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Norma standard's home riunisce in un unico progetto espositivo e auto espositivo il ciclo di lavori di Alessio Larocchi di questi ultimi anni; l'artista ripensa qui la propria ricerca, e affianca alle opere nuove anche alcuni progetti e opere di fotografia, pittura, disegni, piccole sculture e libri d'artista degli anni Ottanta e Novanta, così da spaesarli e, insieme, ridefinirli alla luce del punto in cui è giunta la ricerca. Segna con essi le tappe di una ricerca rivisitata e ristrutturata che si concentra sull'anaffettivo come chiave per interrogare la struttura stessa dell'opera d'arte e il fare dell'artista, vincolando il proprio stesso operare agendo sui media per prendere a prestito e simulare la precisione asettica e fredda del macchinismo, per dare avvio a un modo diverso di fare e pensare l'arte, diverso dal design, dall'arte programmata, dalle ricerche cinetiche. Un modo di fare e pensare l'arte che non ne sonda le potenzialità espressive ma è simulazione della macchina, un modo che è volto allo studio degli elementi fondamentali dell'opera visiva: spazio, forma, colore, movimento, luce. Testi critici di Eleonora Fiorani, Elio Franzini e Claudio Cerritelli.