Tab Article
Ci si domanda a che cosa può servire una traduzione in dialetto, considerata la grandezza e la complessità di un'opera, tanto studiata e conosciuta. Sono diverse le ragioni che possono giustificare tale operazione. La trascrizione dell'Inferno in dialetto potentino potrebbe servire alla conservazione di questo, come in un archivio. Notevoli considerazioni linguistiche si possono fare sulle forme di trasposizione che hanno richiesto al traduttore creatività e brillantezza. Ci si augura che la traduzione in dialetto possa servire ad incuriosire soprattutto il giovane lettore potentino, sì da spingerlo a risalire all'originale, magari per una lettura comparata. Ne saranno contenti l'autore e l'editore. E, nell'aldilà, anche Dante, che al "volgo" volle parlare.