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L'Iran diviso tra l'immagine oscurantista che di sé proietta il regime degli ayatollah, al potere dal 1979, e la sorprendente modernità di intere fasce sociali, che col clero hanno poco o niente da spartire. Accompagnata dalla candida propensione amicale - specie nei confronti dell'ospite, soprattutto se straniero - della popolazione. L'Iran della gente, che non ci sta a farsi mettere nell'angolo, che non vuole passare per fiancheggiatrice del terrorismo, che non si sente rappresentata dai suoi governanti. Gli iraniani: la popolazione emotivamente più simile a noi che sia dato di incontrare in tutto il Medio Oriente. 80 milioni di persone in un paese soffocato dalle sanzioni economiche, molto diverso da come ce lo aspettiamo.