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Quarant'anni di ricerca dedicati alla genetica delle popolazioni di cereali, orientata da una scelta di campo precisa: la ricerca in agricoltura deve servire innanzitutto ai contadini, a fare crescere i loro raccolti e nello stesso tempo, e inscindibilmente, a dare valore alle conoscenze e ad aumentare la loro autonomia. Quarant'anni di opposizione dura e argomentata, sul piano scientifico prima che politico, alla Rivoluzione Verde, al neocolonialismo delle multinazionali del seme (qualche volta anche con la connivenza dei centri internazionali di ricerca) e al loro tentativo - fin troppo ben riuscito - di erodere e ridurre la biodiversità al proprio servizio, cancellando secoli di selezione locale e patrimoni di varietà selezionate e tramandate nel tempo delle generazioni. Quarant'anni di studio nella selezione partecipativa, una scelta di campo e due vite: quella di Salvatore Ceccarelli e di sua moglie, Stefania Grando, complice nella ricerca come nella vita.