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"Al lupo, al lupo", a lungo il solo evocare il mostro divorante ha suscitato terrore e mosso alle armi le popolazioni d'Europa, minacciate nei villaggi e alle porte delle città da questo terribile nemico, messaggero delle peggiori calamità: guerra, epidemie, carestia. La terribile bestia, mangiatrice di carne umana, ha lasciato al suo passaggio una scia di sangue, la cui reale entità è stata ingigantita dai racconti nelle veglie contadine, che ne amplificavano a dismisura le gesta. Sottoposto a sterminio, si riaffaccia ora nei territori da cui era scomparso, suscitando di nuovo agitazione e spavento. Il lupo ha condiviso un analogo destino di persecuzione con le streghe. Ossessioni condivise dall'immaginario popolare, dal potere laico e dalla religione ufficiale: maghi, streghe, lupi mannari, eretici saranno a lungo perseguitati con accanimento, accomunati nell'accusa di avere stretto un patto col diavolo per nuocere al genere umano. A fantasie angosciose appartengono anche le allucinazioni, gli incubi ricorrenti che vedono affollare il territorio sconosciuto della notte di spettri, fantasmi, morti che ritornano e quanto, nell'immaginario, alimenti la grammatica della paura.