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"Un viaggio di cinquant'anni, di anime, di risate, di riti. Quello che resta di questo primo viaggio in cui c'era tutto e tutti, è il rammarico del non detto, di quello che poteva e non è stato, di quello che è stato e non doveva essere. Aspettative negate, desideri mancati. E tutto questo mondo interiore che si fonde e si costruisce nell'intimo e nell'inespresso, esige una collocazione, che non è solo quella del cuore ma dell'anima, il luogo dove ragione e spirito convivono. Per questo dovevo. "Opera prima di Claudia Pollara che, attraverso la formula di racconti brevi, percorre la storia della sua famiglia, la scuola, gli amici e le vacanze. Un viaggio breve e non un breve viaggio per conservare i ricordi, custodirli e imprigionarli nella memoria. Perché non c'è nessun futuro senza la memoria