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A Ponte Vecchio, un borgo della Bassa emiliana tranquillo e dimenticato da Dio, viene ripescata dalle acque una grossa e antica macina da mulino, che trasuda liquido rossastro. Prospero Molinari, imprenditore sospettato di condurre affari illeciti con la navigazione sul Po e con le escavazioni abusive, asporta la macina dalla piazza dove è stata esposta. Da questo momento si sussegue, in poche settimane, un'inspiegabile catena di tragedie senza precedenti: tutti i compaesani precipitano in un mesto sconforto. E iniziano a parlare della maledizione della macina. Guido Sabbatini, professore in pensione appassionato di storia locale, e Giuseppe Dossi, studente universitario, si interessano del misterioso oggetto. Così, spulciando carte polverose e sconosciute in un palpitante viaggio da Ferrara a Roma, tra cripte buie, libri bruciati, preti allucinati, archivi comunali e vaticani, i due si imbattono in una terribile vicenda, realmente accaduta a Ponte Vecchio sul finire dell'XI secolo, con protagonisti una macina di granito rosso e un mugnaio...