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Estate 1990, quella dei Mondiali di calcio nelle "notti magiche". Sullo sfondo di una città dell'Italia settentrionale, tratteggiata nelle linee essenziali delle sue vie e monumenti, Diana è costretta a sudare sui libri di latino per gli esami di riparazione. Non ingannino il doppio cognome e l'eloquio: lei non può vantare antenati illustri, né è aristocratica.Chiamata a una lunga meditazione sulla fragilità dell'esistenza, la protagonista di questo romanzo giovanile, forbito ma fresco, recupererà se stessa nella voce universale degli antichi e nella vicenda personale di Elena Maria, la sua insegnante, una ragazza appena laureata. Letteratura e memoria sanno restituire in parte ciò che la fuga del tempo strappa alla vita.