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Estraendo lampi di vero cantastorie dal cilindro della memoria, tra una partita a 'bac e pandon' e una della Spal in serie A, tra avventure estive in campeggio e pittoreschi personaggi da bar, l'autore ci accompagnerà - meglio se in bicicletta - nella Ferrara degli ultimi settant'anni. A volte flessuosa come l'angolo dei '4 S', altre volte più tenera di una passatella, altre ancora muscolare come una schiacciata di pallavolo, la narrazione di Paolo Maietti zigzaga con abile levità dalla Goliardia di Azzo VI (Pippo Govoni) ai ricordi dell'infanzia in campagna dai nonni, da alcune risposte comiche durante le interrogazioni dei suoi studenti all'amore, colmo di riconoscenza, per la moglie Paola. In questo emozionante Amarcord ferrarese, sullo sfondo di una città in gran parte scomparsa appaiono in brevi, talora commossi, cammei' Nino Cristofori, Carlos e Alessandro Duran, Paolo Zamboni, Alessandro Bratti, Luciano Chiappini, Giordano Romagnoli e Luciano Giacomelli.