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In un articolo sulla rivista "Wired" l'esperto d'informatica Chris Anderson ha sostenuto che la filosofia è finita con Internet. Rimarrebbe solo la storia della filosofia, quel catalogo delle idee morte e sepolte del passato che s'insegna nei licei. Google, secondo Anderson, c'insegna che è sufficiente allineare dati per avere tutte le risposte, e non è più necessario spiegarli o interpretarli. È davvero così? In realtà la filosofia non è una semplice collezione di dati. Cerca l'unica risposta che non si trova su Google, quella alle domande fondamentali dell'uomo: chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo, se è possibile conoscere davvero il reale, che senso hanno la vita, l'amicizia, l'arte, l'amore, la scienza, la politica. Chi vive al ritmo di Google e dei social network ha fretta: ma è possibile riscoprire le domande dell'uomo anche sotto forma di "filosofia per chi ha fretta", imparando a fermarsi e a pensare a partire dalla nostra esperienza.