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Tre secoli di quasi totale silenzio in Italia per un autore che ha segnato profondamente pensiero e cultura d'Europa: una sorte dovuta al caso, o una premeditata messa al bando? Il "Discorso sul libero pensiero" di Anthony Collins è il manifesto dei pensatori radicali che proclamano l'emancipazione intellettuale come presupposto indispensabile di riscatto dell'uomo da ogni tirannia. Un attacco al fanatismo e al conformismo che è già polemica illuminista contro la repressione esercitata in nome della morale, della religione, del bene dello Stato. Dunque, un nuovo modello di virtù e di felicità - felicità tutte terrene - per l'uomo del diciottesimo secolo. Ma è argomento su cui meditare anche in questa nostra epoca contraddittoria, vivaio di vecchie e nuove superstizioni. A quasi trent'anni dalla prima edizione italiana il "Discorso", primo titolo della collana Oche del Campidoglio, torna ora in libreria. Introduzione di Carlo Nordio.