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Franco Meoni, colpito da una neoplasia a 18 anni, avrebbe consumato una terribile agonia fino alla morte, due anni dopo, il 22 febbraio 1947. I parenti rimasti trovarono tra le sue carte i manoscritti di alcune poesie, l'abbozzo di un romanzo e questo diario, stilato dal 23 dicembre '41 al 9 dicembre '46, dai quindici ai vent'anni di Franco; diario di riflessioni e non di avvenimenti, giustamente titolato nella edizione postuma di Vallecchi: "Vigilia d'uomo". È un diario, non un'opera letteraria; e del diario affascinano l'immediatezza e il colore dell'immagine, il pudore dei sentimenti, fino alla penosa accettazione del destino di "una vita precipitosamente breve", a fargli testimoniare, quasi ragione di vita, "l'esperienza del dolore".